Come intendete e come vedete oggi la cucina?


Il cuoco a parer nostro trova nella cucina un suo linguaggio, una maniera per esprimersi e rasmettere la propria sensibilità e visione del mondo.

La ricerca e lo studio delle tecniche sono strumenti necessari all' espressione creativa del cuoco, il vissuto, invece, dà al cuoco il contenuto da esprimere. A parer nostro “il cuoco geniale”, trova la sua forma espressiva quando trova qualcosa di
interessante da raccontare, un' interpretazione della realtà e un tema sul quale fare ricerca. La specializzazione è un aspetto fondamentale nel nostro mestiere, il cibo è un mondo infinito, gli ingredienti ai quali abbiamo accesso oggi per via della globalizzazione sono moltissimi, ma non è nella confusione e nell' abbondanza degli ingredienti come in passato he ci si dimostra innovativi, quanto nello studio del proprio territorio e delle proprie tradizioni.

Rispetto allo scorso ventennio la cucina si sta avvicinando sempre più alla materia, al prodotto e al produttore.
La cucina è gesto culturale per eccellenza, essa infatti, attraverso il fuoco, ha trasformato l'uomo dallo stato selvatico a quello civilizzato, ed è espressione della società e del momento storico che attraversa.

Così per noi il vegetarianismo diventa elemento fondamentale del nostro modo di esprimerci, avanguardia culturale, e interpretazione della realtà verso la quale a nostro parere è giusto e attuale rivolgersi. Un linguaggio che trova le sue radici nella tradizione ma che può anche dare grande libertà espressiva al cuoco.



L’importanza dell’etica e della sostenibilità in cucina


Il gesto culinario ha inizio nell' istante in cui si sceglie cosa cucinare. La provenienza, l'etica che contraddistingue il lavoro della terra, la qualità e il rispetto di stagioni e paesaggio sono temi imprescindibili della cucina di oggi, e sono per noi i cardini e le linee guida sulle quali si fonda il nostro lavoro e la nostra ricerca.



In che modo portate la natura al centro del piatto?


Nutrirsi, è un atto che dovrebbe unire l'uomo alla natura, ascoltando la natura ed il paesaggio infatti, il cuoco trova la sua forma di espressione più nobile.

Il giorno in cui ci siamo innamorate definitivamente della cucina è quando abbiamo scoperto che ascoltando la natura e osservandola con attenzione si possono creare i piatti più interessanti e armonici. Passeggiando in un bosco in autunno, raccogliendo una nocciola caduta da un albero, cogliendo un fungo e aggiungendo una castagna infatti il piatto è fatto.



Quali ingredienti del mondo vegetale preferite usare e perché?


È difficile scegliere un ingrediente preferito, ogni stagione ci regala una meravigliosa varietà di ortaggi ed ingredienti con i quali esprimerci. Sicuramente la primavera è la stagione che ci avvicina più alla natura, il desiderio di uscire, ascoltarne l' eco, scaldarsi con il suo tiepido sole, ci permette di fare raccolte meravigliose di erbe spontanee, sciroppi con i fiori che cogliamo, e tanta sperimentazione.



Ci sono dei piatti che contraddistinguono il vostro lavoro? Proposte apprezzate più di altre o che proponete voi perché amate particolarmente?



Siamo tre cuoche che provengono dall'alta ristorazione, abbiamo accolto la sfida di portare cucina di qualità con ingredienti elaboarti al mondo dei grandi eventi, ma rimaniamo innamorate del servizio e della ristorazione alla minut.

A volte sentiamo la malinconia di lavorare in brigata nelle cucine scintillanti dei ristoranti stellati, i nostri finger food cercano di incarnare le stesse caratteristiche ma dobbiamo necessariamente scendere a compromesso con la praticità e la fattibilità in eventi di grandi numeri.

Ecco come è nata l' idea di proporre delle cene tematiche alle quali è possibile iscriversi, dove proponiamo i piatti della nostra ricerca, ed esperienze più intime della nostra cucina. Stagionalità, artigianalità, sperimentazione e sostenibilità sono elementi che cerchiamo di portare in ogni nostro piatto.




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